Da Sulmona a Pescocostanzo

Itinerario in moto nell'Appennino con un percorso di 300 km all'interno del Parco Nazionale della Maiella.


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Itinerario

  • Sulmona
  • Pacentro
  • Passo San Leonardo
  • Sant'Eufemia a Majella
  • Caramanico Terme
  • Abbateggio
  • Roccamorice
  • Santo Spirito
  • La Maielletta
  • Passo Lanciano
  • Pretoro
  • Serramonacesca
  • Fara Filiorum Petri
  • Guardiagrele
  • Pennapiedimonte
  • Fara San Martino
  • Civitella Messer Raimondo
  • Lago Sant'Angelo
  • Casoli
  • Archi
  • Roccascalegna
  • Lama dei Peligni
  • Grotta del Cavallone
  • Palena
  • Valico della Forchetta
  • Bosco di Sant'Antonio
  • Cansano
  • Campo di Giove
  • Sulmona
Variante
  • Lago di Bomba
  • Juvanum
  • Pizzoferrato
  • Gamberale
  • Ateleta
  • Castel di Sangro
  • Roccaraso
  • Rivisondoli
  • Pescocostanzo

Parco Nazionale della Maiella

Il Parco Nazionale della Majella venne istituito nel 1991 insieme al Parco del Gran Sasso-Laga e si estende nella Regione Abruzzo tra le province di Chieti, Pescara e L'Aquila. La sede dell'Ente Parco è a Guardiagrele con uffici a Pacentro e Caramanico Terme. Alla catena della Majella è associata la cresta del Morrone, che è il prolungamento verso Sud del Gran Sasso. Il fianco occidentale della Maiella è privo di valli, ma è solcato da vasti ghiaioni, mentre il fianco orientale è più arrotondato. Le cime principali sono il Monte Amaro (2795 m), il Monte Acquaviva (2737 m), il Monte Focalone (2676 m) e la Cima delle Murelle (2596 m).

Palombaro: Eremo di Sant'Angelo
Palombaro: Eremo di Sant'Angelo

Caratteristici della Majella sono i profondi valloni, veri e propri "canyon", i pianori, come la Valle di Femmina Morta, e le grotte, come la Grotta del Cavallone dove D'Annunzio ambientò il secondo atto della Figlia di Iorio.

I centri visita, dove è possibile vedere animali vivi ed avere informazioni sui loro abitat, si trovano a:

  • Caramanico Terme, con un museo dotato di una sezione naturalistica ed una archeologica;
  • Fara San Martino, al centro del paese;
  • Lama dei Peligni, con una sezione dedicata al camoscio d’Abruzzo;
  • Sant'Eufemia a Maiella, con un vasto giardino botanico.

Altre strutture di rilievo sono quelle delle aree faunistiche, come quelle:

  • del cervo, tra Gamberale ed Ateleta;
  • della lontra, a Caramanico Terme;
  • del camoscio, a Lama dei Peligni e Pacentro;
  • del lupo, a Pretoro;
  • del capriolo, a Serramonacesca.

Ricchi di castelli sono anche le zone strategiche dell'area, come i castelli di Casoli, Archi e Roccascalegna a guardia delle valli del Sangro-Aventino o Castel Menardo a difesa dell'Abazia di Serramonacesca.

Nella Majella, che nell'antichità era sacra alla dea Maia, si trovano numerose aree archeologiche, come Ocriticum presso Cansano, Juvanum presso Montenerodomo o Pallanum presso Tornareccio.

Roccascalegna
Il castello di Roccascalegna

Nel Medioevo diventò rifugio di numerosi eremiti, tra i quali Pietro Angeleri, futuro Papa Celestino V. Questo ha portato alla costruzione di numerosi eremi in posti estremamente suggestivi, molti dei quali sono anche facilmente raggiungibili, mentre altri richiedono camminate più impegnative; per gli appassionati di trekking, considerare una vacanza dedicata a visitare gli eremi della Maiella è sicuramente consigliabile. Tra gli eremi principali ricordiamo il monumento nazionale dell'eremo di Santo Spirito a Majella e l'eremo di S. Bartolomeo in Legio nei pressi di Roccamorice, la Madonna della Mazza a Pretoro, Sant'Onofrio a Serramonacesca, Grotta Sant'Angelo a Palombaro, la Madonna dell'Altare e la Madonna del Carmine a Palena, Sant'Antonio e San Michele a Pescocostanzo, San Giovanni all'Orfento a Caramanico Terme, mentre sul Morrone, vicino a Sulmona, si trova l'eremo di Sant'Onofrio.

Altra particolarità sempre nei pressi di Roccamorice, in località Colle della Civita lungo la strada che conduce alla Majelletta, sono i tholos, capanne di pietra a secco usate per il ricovero dei pastori, spesso accompagnate da recinti, sempre in pietra, per le greggi.

Percorso

L'itinerario è ricchissimo di attrazioni turistiche, quindi il tempo indicato di un giorno è quello necessario per percorrerlo senza considerare eventuali soste o escursioni a piedi, che sono comunque consigliabili per apprezzare le bellezze della zona. Si parte da Sulmona, una città nella quale conviene considerare una giornata da spendere per visitare il bel centro storico attorno a Piazza Garibaldi e Corso Ovidio. Fori dal centro cittadino, consigliabile un'escursione alla Badia Morronese ed una camminata per raggiungere l'eremo di Santo Spirito al Morrone e l'Area archeologica del Santuario di Ercole Curino.

Pacentro
Il castello di Pacentro

Si inizia a salire dai 400m di Sulmona ai 650 m di Pacentro, uno dei cinque Borghi più belli d'Italia toccati da questo giro con il Castello Caldora, per poi lasciare la Conca di Sulmona attraversando l'area sciistica di Passo di San Leonardo (1282 m) in direzione di Sant'Eufemia a Maiella. Seguendo la SR487 si raggiunge Caramanico Terme, altro borgo, con la chiesa di San Tommaso ed il Castello di Salle.

Si prosegue verso Musellaro, frazione di Bolognano, con il castello attorno alla Piazza del Santissimo Crocifisso. Si attraversa Abbateggio, terzo borgo, per raggiungere Roccamorice, dove visitare il centro storico oltre all'Eremo di Santo Spirito a Maiella, raggiungibile in moto. Bisogna considerare una mezz'ora di cammino, anche se non impegnativo, per raggiungere l'altro bell'Eremo di San Bartolomeo in Legio.

Salendo lungo la SP64 verso la stazione sciistica della Maielletta, ai lati della strada si possono ammirare i tholos, costruzioni in pietra utilizzati dai pastori. Si prosegue verso il Blockhaus a 2.145 m, una delle cime classiche delle gare in salita nella zona, per ammirare il paesaggio che va dal mare alle vette della Maiella, al Gran Sasso e ai Monti della Laga.

Si ridiscendere verso la stazione sciistica di Passo Lanciano lungo la SS614 fino a Pretoro per continuare verso Serramonacesca, con l'abbazia di San Liberatore a Majella come principale attrazione, ma con possibili brevi escursioni alle Tombe rupestri di San Giovanni e al Complesso Rupestre di San Liberatore. Un po' più impegnative sono le camminate verso i ruderi di Castel Menardo o all'Eremo di Sant'Onofrio.

Da Serramonacesca ci si dirige verso Fara Filiorum Petri e San Martino sulla Marrucina, ripercorrendo il Tratturo Centurelle-Montesecco. Si prosegue lungo la SS81 verso Guadiagrele, il quarto dei Borghi più belli d'Italia di questo giro, con il centro storico attorno alla Collegiata di Santa Maria Maggiore. Da Guardiagrele si può tornare a Sulmona tramite due itinerari, il primo dei quali più esterno verso il castello di Roccascalegna più adatto per chi fosse interessato ad un percorso stradale, mentre il secondo più interno verso le gole di Fara San Martino più adatto a chi fosse interessato ad includere anche escursioni a piedi (chiaramente non completabile in una sola giornata, a meno di talenti eccezionali ...).

Pescocostanzo
Pescocostanzo

Itinerario interno

Il primo itinerario inizia con un tratto collinare che porta al Castello di Casoli, nel centro del paese, ed ai due castelli a guardia della valle del fiume Sangro di Roccascalegna, a strapiombo sulla rupe, ed Archi, parzialmente distrutto durante la seconda guerra mondiale. Si prosegue per Tornareccio ed il sito archeologico di Pallanum, quindi il Lago di Bomba.

Dal lago si risale il fiume Sangro lungo la SS652 deviando poi verso le rovine romane di Juvanum, presso Montenerodomo, le due stazioni sciistiche di Pizzoferrato e Gamberale, raggiungendo Ateleta e Castel di Sangro, parte del Parco Nazionale d'Abruzzo.

Qui si prosegue con la SP55 per Roccaraso, lungo il Tratturo Celano-Foggia, e l'Altopiano delle Cinque Miglia con Rivisondoli.

Itinerario esterno

Per il secondo itinerario da Guardiagrele ci si dirige verso Bocca di Valle, dove si trova un sacrario ai caduti arricchito con ceramiche di Basilio e Tommaso Cascella. Si visita quindi Pennapiedimonte, monumento nazionale con le sue case rupestri, e Palombaro. Qui c'è la prima possibilità di un'escursione a piedi per visitare il caratteristico eremo di Sant'Angelo, facilmente raggiungibile tramite un percorso attrezzato.

Si prosegue per Fara San Martino, dove si può cogliere l'occasione per un'altra breve e quasi pianeggiante escursione a piedi verso le Gole di Fara San Martino, un vero e proprio canyon, che portano alle rovine dell'Abbazia di San Martino in Valle.

Gole di Fara San Martino
Gole di Fara San Martino

Superata Civitella Messer Raimondo, con il Castello dei conti Baglioni, si risale lungo la vallata del fiume Aventino con la SS84 verso Lama dei Peligni, dove è imperdibile una visita alla Grotta del Cavallone nei pressi di Torricella dei Peligni. Da Palena si può fare una deviazione per visitare l'Eremo della Madonna dell'Altare, raggiungibile in moto.

Si prosegue quindi verso il Valico della Forchetta e Pescocostanzo, per chiudere il giro verso Sulmona.

Chiusura dell'itinerario verso Sulmona

Entrambe le varianti confluiscono su Pescocostanzo, un altro dei Borghi più belli d'Italia con il suo bellissimo centro storico. Nei pressi del paese due eremi raggiungibili in moto: l'Eremo di Sant'Antonio e quello di San Michele Arcangelo.

A questo punto si scende verso Cansano, attraverso la riserva del Bosco di Sant'Antonio e visitando il sito archeologico di Ocriticum. Sempre da Cansano, si prosegue per Sulmona deviando verso la stazione sciistica di Campo di Giove e quindi Pacentro, incontrando lungo la strada l'Eremo di San Germano.

Altre foto sulla mia pagina Facebook.

Riferimenti

Profilo altimetrico dell'itinerario interno sulla Maiella
Profilo altimetrico dell'itinerario interno sulla Maiella

Profilo altimetrico dell'itinerario esterno sulla Maiella
Profilo altimetrico dell'itinerario esterno sulla Maiella

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